Cara Collega, Caro Collega,
Come noto, recentemente maggio-giugno/2012 , diversi MMG hanno ricevuto richiesta, da parte del Direttore delle Cure Primarie della Asl di Cagliari (inseguito ad un controllo effettuato dal Servizio Farmaceutico Territoriale) di fornire per iscritto le motivazioni che hanno indotto al rilascio di prescrizioni, su ricettario SSN, di STRONZIO RANELATO (M05BX03) a dei pazienti di sesso maschile.
La presa di posizione del nostro sindacato Fimmg Cagliari è stata ferma ed argomentata come avrai avuto modo di leggere, in allegato per tua comodità, troverai il comunicato quale documento riassuntivo.
Gli iscritti direttamente interessati, hanno richiesto un consiglio su come procedere a fronte della richiesta del Direttore delle Cure Primarie.
Suggeriamo per il momento, di focalizzare la risposta sui seguenti punti, mantenedo uno stile che potrebbe essere il seguente:
Egregio Direttore,
In merito alla Sua richiesta del … … …, Prot. … … …, tengo a farLe presente che sto assumendo tutti elementi utili a motivare le prescrizioni in oggetto per fargliene parte appena possibile – comprese adeguate motivazioni e documentazioni di prescrizioni specialistiche.
Considerata la complessità della problematica “appropriatezza prescrittiva” ,
che riguarda sì, le indicazioni previste dalla scheda tecnica, il rispetto delle note AIFA, l\'uso di farmaci di provata efficacia e con il miglior rapporto costo efficacia, eventuali determinazioni estemporanee dell\'AIFA (vedi caso ALENDRONATO),
ma che non può escludere, il condizionamento dei MMG, non solo in quanto riceventi indicazioni prescrittive da chi possiede o dovrebbe possedere maggiori competenze specifiche, ma soprattutto in quanto la negazione di una prescrizione specialistica è condizionante la qualità del rapporto fiduciario MMG-paziente,
Le chiedo di sapere se la Sua iniziativa sia coerente con quanto previsto dal nostro ACN (Accordo Collettivo Nazionale per la medicina generale) che prevede espressamente il monitoraggio dell\'appropriatezza prescrittiva in ambito Distrettuale, che prorpio in quanto “monitoraggio” dovrebbe esplicitarsi in modo “continuativo” e non estemporaneo al fine di perseguire non tanto l\'atto sanzionatorio quanto la prevenzione e rimozione dei comportamenti anomali.
E\' interesse di tutti gli operatori ma soprattutto dei cittadini che si persegua in modo condiviso l\'appropriatezza prescrittiva, stante la selva burocratica mutante, evitando la caccia all\'untore.
I più Cordiali Saluti,
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04-07-2012