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Sentenza Tar boccia il Governo: no all’alimentazione imposta - Il paziente in stato vegetativo permanente ha diritto a rifiutare i trattamenti sanitari sull’idratazione e alimentazione obbligatorie. È illegittimo imporre trattamenti sanitari, sia ai pazienti coscienti che a quelli in stato vegetativo permanente. A stabilirlo la III sezione del Tar Lazio, che ha accolto il ricorso del Movimento per la Difesa dei Cittadini (MDC) sul diritto del paziente di rifiutare i trattamenti sanitari. Nella sentenza, il Tar stabilisce anche che è il giudice ordinario a essere competente sulla questione perché non spetta al tribunale amministrativo garantire il pieno rispetto dei diritti e della libertà della persona. Viene ribaltata completamente quindi l\'ordinanza sul testamento biologico del ministro del welfare Maurizio Sacconi - il cui principio è ribadito nel disegno di legge tutt\'ora al vaglio del Senato per l’approvazione - che stabilisce l’illegalità della sospensione e idratazione artificiale ai pazienti nelle strutture pubbliche. \"Decisione importante - commenta in una nota l\'avvocato Gianluigi Pellegrino, che ha curato il ricorso - perché il Tar è giunto a individuare la giurisdizione del giudice ordinario dopo aver sottolineato il carattere incomprimibile del diritto di scelta che ogni individuo ha con riferimento a qualsivoglia pratica e intervento che debba avvenire sul suo corpo. Si tratta di applicare un vero principio di uguaglianza in favore dei disabili, che altrimenti verrebbero privati di una facoltà che viene pacificamente riconosciuta a tutte le altre persone\". Il Tar si richiama anche alla Convenzione Internazionale sui diritti dei disabili, che impone la garanzia del consenso informato sulle cure. In conseguenza di ciò, la verifica dell’obbligatorietà dei trattamenti sanitari attiene al diritto della dignità umana e alla sua volontà, come ribadito dalla Convenzione europea sui diritti dell’uomo. (Settembre 18, 2009 kataweb)